Enciclopedia d'Arte Italiana
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NICOLÒ Enrico



Enrico Nicolò è nato nel 1957 a Roma, dove vive e lavora. Compiuti gli studi liceali classici, si è laureato in Ingegneria elettronica con indirizzo Sistemi di telecomunicazione. È ricercatore scientifico.
Si è occupato di linguaggio della comunicazione fotografica, con particolare riferimento all’impiego delle figure retoriche visive.
Dal 2001 collabora con “La Voce - Periodico abruzzese”, sia sotto il profilo letterario, pubblicando racconti brevi e poesie, sia sotto quello fotografico autoriale.
Scrive di fotografia anche come critico e curatore. È redattore della rivista bimestrale di arte, cultura e attualità “International Urbis et Artis”, per la quale cura la rubrica “Arte Fotografia”.
È fotografo artista. Ha esposto in mostre personali e collettive e in festival e fiere d’arte a Roma, Torino, Verona, Asolo, Fossacesia, Lanciano, Spoleto, Redding (California - U.S.A.), Londra e Praga.
Ha vinto il Primo Premio, per la sezione Fotografia, del concorso-esposizione “Premio Internazionale Biennale d’Arte di Asolo, Seconda edizione”. Alla terza edizione della Biennale è stato il vincitore, per la Fotografia, del Premio Mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga. È stato tra gli artisti finalisti dei concorsi di fotografia e arte contemporanea “Progetto P” e “Progetto MM” (Galleria Gallerati, Roma), rispettivamente nel 2011 e 2012.
È risultato tra i vincitori dei “Single Image Awards” nel concorso della rivista americana Black & White Magazine for Collectors of Fine Photography.
Ha pubblicato i libri di fotografie in bianco e nero “Oltre il visibile” (Polyorama Edizioni, 2013) e “Sgridò i venti e il mare - Intuizioni di immagini dai Vangeli” (Palombi Editori, 2013) e, con Rivista Abruzzese Editrice, le piccole monografie “Vorrei avere lacrime che mi bagnino gli occhi” (2013) e “Dive di carta, icone in celluloide” (2014). Sulle pagine Arte Fotografica de “La Voce - Periodico abruzzese” ha pubblicato la serie “Sed quae non videntur” (2014).
È inserito nel volume annuario “Enciclopedia d’Arte Italiana - Catalogo Generale Artisti dal Novecento ad oggi” ed è stato selezionato per l’inclusione nella seconda edizione annuale dell’“International Masters of Photography” (volume 2), pubblicazione della World Wide Art Books di Santa Barbara (California).
Fa parte del gruppo di ricerca artistica “06”, è un associato di Officine Fotografiche Roma, di “Urbis et Artis” e di “Visiva - La città dell’immagine”, è socio della Unione Cattolica Artisti Italiani (U.C.A.I.) e fa parte dell’Associazione I.T.A.C.A. (Fossacesia (Ch)).
È stato tra i componenti di giuria per la valutazione critica e la premiazione di opere fotografiche e video.
Sulla sua produzione fotografica sono usciti servizi, articoli, recensioni, interviste e portfolio su quotidiani (“il Centro”, “L’Osservatore Romano”), altre testate giornalistiche (“Il Rubino”), anche online e radiofoniche (“Il Muro Mag”, “Il Sole 24 Ore - Domenica24”, “papale-papale”, “Radio Vaticana”), riviste di cultura (“Arte e Fede”, “D’Abruzzo - Turismo Cultura Ambiente”, “Rivista Abruzzese - Rassegna Trimestrale di Cultura”), portali d’arte e su molte delle principali riviste di settore (“Arte Shop Magazine”, “Foto Cult - Tecnica e Cultura della Fotografia”, “fotografare novità”, “Fotografia Reflex”, “Gente di Fotografia”, “La Vetrina dell’Arte”).
Della sua opera hanno scritto oltre quaranta firme, tra critici, galleristi e curatori d’arte, esponenti del mondo della fotografia, dell’editoria, della cultura in genere e dello spettacolo, accademici, scrittori, giornalisti e personalità ecclesiastiche. Tra questi, Andrea Attardi, S. Em. Card. Prosper Stanley Grech, Diego Mormorio, Augusto Pieroni, Robertomaria Siena e Mons. Timothy Verdon. La sua produzione fotografica ha inoltre originato contaminazioni creative multi-genere ispirando performance artistiche “site-specific”, sia musicali e vocali, sia coreografiche.
Sue fotografie sono presenti in collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero.

Enrico Nicolò, fotografo esistenziale intimista, si distingue per la sua poetica dell’“oltre” e per l’estetica dell’“invisibile”, tra estraniamenti, l’infinito e il sublime. In una dimensione narrativa, lirica, contemplativa e spirituale. Mistica, escatologica. Con un paesaggio interiorizzato a fare da co-protagonista e da sfondo a figure umane solitarie. Fotografo di pensieri, stati d’animo e sensazioni, pratica la fotografia analogica e crea immagini, spesso concettuali e speculative, che superano la rappresentazione del soggetto inquadrato per divenire espressione di sentimenti personali e al contempo universali. Le sue serie fotografiche presentano aspetti neoromantici, ironici, onirici, surreali e metafisici. Mediante l’uso di un linguaggio connotativo, fatto di segni premeditati e selezionati, rarefatti e scenicamente predisposti, le opere, simboliche e polisemiche, visionarie, conducono lo sguardo verso un oltre multimodale: in direzione dei significati figurati, verso l’altrove e l’astratto, oltre l’orizzonte visibile, al di là dello spazio e del tempo. Come in un viaggio silenzioso, sospensivo, interiore ed emozionale, ma anche sensoriale e percettivo, tra impressioni e suggestioni. In una quieta bellezza. E in una fotografia dove l’obiettivo punta verso ciò che non è osservabile. Il suo esistenzialismo fotografico, dal respiro etico e antropologico, si manifesta attraverso una tensione personalista, ontologica, e trova particolare intensità nelle immagini di arte sacra, che si configurano come uno specifico esempio di espressione visiva, in fotografia, del nuovo umanesimo di ispirazione cristiana.
Enrico Nicolò, «un raffinato letterato, un pensatore, un poeta ed un filosofo», come ebbe a scrivere lo storico Domenico Policella, è dunque un artista dalle figurazioni atemporali, poliedrico e pluripremiato, ma lontano dalle mode e dai clamori delle ribalte e non afferente a correnti particolari o a generi diffusi e consolidati. È un fotografo non schierato, unico, inclassificabile, artefice di “incantesimo” fotografico e “magicamente inspiegabile”, come ha scritto Andrea Attardi asserendo altresì che «questo autore è completamente disancorato da tutti quegli schemi che generano ormai l’appiattimento dello sguardo. Perché riesce a fotografare ciò che abitualmente egli e noi pubblico non vediamo. Fotografare quello che non si vede», ovvero la “vera essenza nascosta della realtà”, la “realtà assoluta”, come ha pure affermato Attardi sostenendo che la fotografia di Nicolò, antidoto alla malinconia, è un positivo controsenso poiché «egli riesce con un sistema tradizionale a mostrare i suoi universi esistenziali», catturando l’uomo sui valori dello spirito.


QUOTAZIONI *
Quotazioni riferite dalla Galleria Gallerati, Roma
Da 75 a 4.600 euro, a seconda del formato e della tiratura.
Stampe ai sali d’argento su carta baritata (nel caso del bianco e nero).

Web site: www.enriconicolo.it


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La donna della scogliera - 1, 2011, stampa ai sali d`argento su carta baritata, cm 30x40
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La donna del mare - 4, 2011, stampa ai sali d`argento su carta baritata, cm 30x40
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Fotografare - 3, 2010, stampa ai sali d`argento su carta baritata, cm 30x40
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Scrivere - 4, 2010, stampa ai sali d`argento su carta baritata, cm 40x50
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Leggere - 3, 2010, stampa ai sali d`argento su carta baritata, cm 40x50
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Suonare - 1, 2011, stampa ai sali d`argento su carta baritata, cm 40x50
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Navigare - 4, 2010, stampa ai sali d`argento su carta baritata, cm 40x50
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Contemplazione - 5, 2008, stampa ai sali d`argento su carta baritata, cm 30x40
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Contemplazione - 7, 2009, stampa ai sali d`argento su carta baritata, cm 30x40
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Teorie, 2011, stampa ai sali d`argento su carta baritata, cm 30x40
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Enrico Nicolò

Artisti a Palazzo Visconti 2017 Enrico Nicolò

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