Enciclopedia d'Arte Italiana
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ALESSIO Tiziano



È un artista milanese che proprio nel capoluogo lombardo ha modo di approfondire la viscerale devozione per l’arte lungo tutta la sua esistenza. Fin dall’età di cinque-sei anni dimostra il proprio amore per il disegno e decide di dedicare la propria formazione coltivando la personale fantasia creativa.
La Scuola serale d’Arte Applicata all’Industria del Castello, seguita dalla Scuola Superiore degli Artefici dell’Accademia di Brera e dal Liceo Artistico Beato Angelico sono le tappe necessarie per consolidare la propria conoscenza artistica, che matura sempre più fino a diventare egli stesso insegnante di disegno, sia per scuole private che per quelle statali. La sua attività pittorica è fervida, prolifica, tanto da potersi ritagliare l’opportunità di esporre le proprie opere – tra gli anni Sessanta e i primi Duemila – in occasione di diverse mostre personali e collettive organizzate soprattutto nel Nord Italia, tra Piemonte, Lombardia e Veneto.
Il suo percorso artistico è estremamente vario e connaturato da una continua ricerca che si rivela sotto più punti di vista: in primis ciò che sorprende è la sua abilità nel padroneggiare diverse tecniche artistiche e differenti medium pittorici; in secondo luogo si tratta di un artista curioso, in grado di indagare non solo la pittura su supporti mobili, ma lanciandosi anche sulla pittura murale e sull’arte plastica; infine è d’uopo insistere su quella che risulta essere la parola d’ordine di Tiziano: l’eclettismo. Questa caratteristica lo definisce in maniera particolarmente appropriata, non solo per quanto concerne la singolare eterogeneità tematica dei suoi lavori, ma soprattutto per la ricchezza stilistica che lo contraddistingue. Al giorno d’oggi la natura di un artista e il suo appeal nel mercato dell’arte dipende molto spesso dalla riconoscibilità del proprio tratto, dalla reiterazione di modelli fino all’esasperazione; Tiziano Alessio invece no, non si piega mai alle logiche di consumo: egli desidera indagare il fare artistico al massimo delle sue potenzialità, aderendo a tutte quelle che sono le sue molteplici passioni e le sue innumerevoli idee.La varietas dei nuclei tematici si esplicita in una serie di vedute che omaggiano Milano accompagnando lo spettatore in un’immaginaria e inconsueta passeggiata tra i luoghi più iconici della città; la medesima qualità della resa paesaggistica si manifesta anche in scenari d’invenzione particolarmente evocativi, realizzati in alcuni casi con un’attenta definizione fotografica, mentre in altri l’ambiente naturale appare nella sua dimensione onirica con una pittura dal tocco limpido e gradevolmente caricaturale. Queste doti emergono anche nella lunga serie di chine che illustrano panorami mozzafiato attraverso questa tecnica che simula il tratto delle antiche xilografie.
Il gusto per il dettaglio ben si concretizza anche nel fortunato genere della natura morta, praticato con un efficace effetto plastico e con una splendente ricchezza di colori, mantenendo il ricordo dei dipinti che tanto erano in voga a partire dal XVI secolo in avanti. L’interesse per l’arte del passato è vivissimo in Tiziano Alessio, come se consentisse all’artista di proseguire quell’esercizio accademico che si confà a chi pratica la pittura, riprendendo alla sua maniera alcuni celebri capolavori che orbitano tra il Quattrocento e l’Ottocento, da Campin a Raffaello, da Guardi a Cabanel.
La freschezza e la policromia del suo pennello si esplicitano anche nelle sue invenzioni figurative, contraddistinte da una chiarezza e da una sintesi espositiva vagamente naif, secondo una sensibilità e un rigore pienamente radicati nel gusto novecentesco: tali qualità ben si adattano a soggetti di vario genere, che siano di matrice religiosa, di stampo mitologico, oppure desunti dalla vita quotidiana.
Alla figurazione si oppone il disfacimento dell’immagine offerto da una serie di dipinti surrealisti o d’astrazione, connotati da un’effervescente gamma cromatica e che stupiscono per il loro valore decorativo: alcuni quadri appaiono come composizioni dalla curiosa accezione concettuale, altri sono dominati dalla vibrante liquefazione della vivacissima pennellata, che contribuisce a dare l’idea della disgregazione delle forme o di scioglimento delle stesse.
Non mancano anche briosi esiti derivati dal linguaggio della pop art, caratterizzati da una grafica dallo spirito pubblicitario e da iconografie che appartengono alla cultura di massa.Infine, è opportuno menzionare i dipinti che radunano alcune delle sue passioni più ardenti: le imprese militari e i soggetti di estrazione storica, che illustrano, per l’appunto, concitati scenari di guerra ottocenteschi o eventi legati alla giovane storia americana.
Nonostante durante gli ultimi sei anni della sua esistenza sia costretto presso il Ricovero Ferdinando Uboldi di Paderno Dugnano per combattere il Parkinson, Tiziano Alessio continua a sprigionare la sua creatività, realizzando anche nella difficoltà fisica numerosi disegni di vario genere, che palesano l’amore incondizionato per l’arte che lo ha vivificato fino all’epilogo della sua vicenda umana.
Nel maggio del 2025 viene proposta la sua prima retrospettiva, valorizzata ulteriormente dalla magnifica cornice della Villa Borromeo Visconti Litta di Lainate; l’organizzazione di questo evento è stato voluto fortemente dalla sorella dell’artista, Liliana Alessio, che ne perpetua appassionatamente il ricordo.


QUOTAZIONI *
Quotazioni riferite dai familiari dell’artista
Dai 300€ ai 5000€, a seconda delle tecniche e delle dimensioni dell’opera



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Tiziano Alessio
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“Assedio di Sebastopoli” Olio su tela 60 x 80 cm
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“Astratto” Olio su tela 45 x 30 cm
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“Autoritratto in libreria”, 1966 Olio su tela 100 x 80 cm
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“Il ponte di Brooklyn (New York)”, 1998 Inchiostro su carta 50 x 70 cm
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“La quercia millenaria”, 2004 Olio su tela 70 x 100 cm
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“Matador” Olio su tela 150 x 90 cm
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“Nascita di Venere” Olio su tela 50 x 70 cm
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“Piatto con frutta” Olio su tela 60 x 70 cm
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“Piazza Piemonte”, 1992 Olio su tela 45 x 70 cm
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“Servo”, 2005 Olio su tela 210 x 120 cm

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