Enciclopedia d'Arte Italiana
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LAGRECA Angela



Nasce a Gravina in Puglia nel 1954 e tra Molfetta, Taranto e la propria città natale si dedica alla personale formazione culturale e artistica. La sua predisposizione naturale per l’arte e per la pittura si manifesta già fin dalle scuole medie, in seguito alle quali comincia a misurarsi con la pratica del disegno, nonostante un’iniziale propensione per gli studi prettamente storico-artistici.
Fondamentale per la propria ispirazione artistica è l’approfondimento della conoscenza dei capolavori di Paul Gauguin: l’animo artistico di Angela si lascia conquistare dal pittore francese, soprattutto per quei paesaggi con alti orizzonti che sembrano soverchiare il cielo e per quei vivaci colori che invitano lo sguardo a penetrare i dipinti. In seguito al trasferimento a Milano, avvenuto nei primissimi anni Settanta, la pittrice affina la propria abilità tecnica, grazie all’incontro con due maestri con cui condivide il medesimo sentire artistico.
È doveroso in primis ricordare Adriano Ambrosioni – allievo di Giorgio Morandi –, che aveva maturato la propria coscienza estetica presso l’Accademia di Brera, pur essendo grafico di professione. Rispetto al celebre Morandi, Ambrosioni si contraddistingue per una vena iperrealistica che l’aveva reso celebre, ricevendo commesse anche dal Vaticano in occasione delle canonizzazioni di santi o per la realizzazione di Madonne col Bambino. Non senza fatica Lagreca riesce a convincere il maestro a illuminarla sui segreti della ritrattistica, partendo da un procedimento di “scarnificazione” delle parti che compongono i volti e indagando i passaggi cromatici opportuni per la corretta resa degli incarnati. Il secondo faro è stato sicuramente Felice Bossone, che con grande perizia insegnava tecniche del colore presso la Scuola Serale di Cologno Monzese, città in cui Angela vive dal 1987. La pittrice ricorda simpaticamente che Bossone fosse a conoscenza del suo desiderio di impressionare Ambrosioni, affinché riuscisse a persuaderlo a spartire con lei tutti gli espedienti artistici. Per questo motivo Bossone invita la propria apprendista ad adoperarsi in un’approfondita esercitazione su una complessa composizione pittorica intitolata “In barca”, oggi conservata a Lauro (AV), città natale del maestro.La passione viscerale che emerge dai due mentori nutre il bagaglio creativo di Lagreca, che viene definendosi attraverso un’individuale ricerca emozionale e sperimentando nuove tecniche e materiali moderni.
I suoi dipinti hanno sempre una forte impronta particolarmente riconoscibile, caratterizzata da un misticismo simbolico recondito e da cromie fluide contraddistinte da un gradevolissimo effetto di liquefazione.
Stilisticamente le sue opere – di soggetto estremamente vario: dai paesaggi alle nature morte, dal figurativo alla trasmutazione del reale – sono connotate da una grafica dalle linee nette e da ampie campiture di colori brillanti. Si tratta sostanzialmente di visioni sintetiche di una realtà evocativa, una sorta di visione antinaturalistica del vero, resa spesso con geometrie essenziali, abbinate a una gamma cromatica sfavillante, in un’efficace alchimia tra segno e colore.
Ed è proprio il gioco di cromie la componente protagonista del processo che determina il vivido carattere tipico delle opere di Lagreca, ricorrendo soprattutto alla tecnica della Fluid Art, della quale è diventata un’autentica autorità. Le superfici che costituiscono lo sfondo dei suoi dipinti appaiono come viscidi marmi preziosi, con venature di un dinamismo stupefacente, che arricchiscono in maniera pseudo-barocca lo sguardo del fruitore. L’impegno artistico di Lagreca cresce a partire dal 1997 quando inizia a maturare nuovi contatti con galleristi – in particolare con la Galleria Eustachi – e con altri artisti, con cui partecipa a diverse mostre collettive e a numerose manifestazioni e concorsi.
Il suo fervore artistico e culturale non si limita alla sola produzione personale, infatti dal 2010 aderisce con entusiasmo alle attività dell’Associazione Amici dell’Arte di Cologno Monzese, divenendone vicepresidente appena due anni dopo.
L’esigenza di sviluppare un autonomo progetto di gruppo si concretizza nel 2018 nella fruttuosa e appassionata direzione di un gruppo di artisti fondato con Enrico Picozzi e chiamato Lab Four Art Group, per il quale organizza e anima tutti i relativi eventi artistici, le mostre collettive e quelle personali, tutte di particolare interesse critico.Il gruppo conta oggi una quarantina di artisti e si fonda su un approccio moderno di apertura verso gli altri, di modo che interpreti stilisticamente differenti tra loro si contaminino a vicenda entrando in questo “labirinto concettuale”.
Nondimeno Angela guida un proprio laboratorio artistico mettendo la propria conoscenza al servizio di artisti amatori che così possono apprendere i segreti della pittura e in particolare della tecnica della Fluid Art, ritenendo rilevante trasmettere il sapere tecnico senza reticenza alcuna a chi vive con entusiasmo la propria devozione artistica.


QUOTAZIONI *
Quotazioni riferite dall’artista
Dai 250€ ai 2000€, a seconda delle tecniche e delle dimensioni dell’opera



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AKHAL TEKÈ ORO, 2024 70 x 50 cm Olio e acrilico fluid su tela
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GRAVINA, 2018 Olio su tela 60 x 80 cm
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IL PRINCIPE AZZURRO, 2023 70 x 50 cm Olio e acrilico fluid su tela
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MILANO X I MILANESI, 2025 Olio e acrilico fluid su tela 50 x 60 cm

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