Enciclopedia d'Arte Italiana
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LICINI  Osvaldo



Osvaldo Licini (Monte Vidon Corrado, 1894 – Monte Vidon Corrado, 1958). Nel 1911 entra all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ha per compagno Giorgio Moranti. In seguito si trasferisce a Parigi dove prende ispirazione dalla pittura di Henri Matisse. Nel 1917 a Parigi conosce Picasso e Cocteau, Modigliani, Kisling e Soutine. Di Modigliani diviene amico. Nel 1926 partecipa con tre opere alla I Mostra del Novecento Italiano a Milano (una sua natura morta viene acquistata da Mussolini). Negli anni Venti si rivolge ad una pittura di paesaggio post-impressionista e fauve, con una riflessione su Morandi. La sua fama è dovuta al fatto di essere stato uno dei primi in Italia a muoversi negli anni Trenta verso l’astrattismo. Nel 1934 viene fondato il gruppo degli astrattisti italiani composto da Licini, Fontana, Reggiani, Soldati, Veronesi, Melotti e Ghiringhelli. Nel 1935 a Parigi visita lo studio di Kandinsky e la mostra di Man Ray. La sua pittura astratta è poesia, è potentemente lirica: è l’unico che si libera dalle gabbie del razionalismo geometrico attraverso il colore. L’unico artista a cui può essere avvicinato è Klee. Gli anni Quaranta segnano l’abbandono di ogni dogma e la sua arte entra nel campo di un surrealismo fantastico sui generis, in cui influenze nordiche, poesia simbolista e proprie riflessioni poetiche si fondono. Negli anni ’50 Licini si immerge in un mondo fantastico fatto di sola arte e di riflessione sulla propria pittura. Nel 1958 vince il premio della Biennale di Venezia. Nello stesso anno l’11 ottobre muore a Monte Vidon Corrado, dove nel 1946 era stato eletto sindaco.

QUOTAZIONI *
“Paesaggio Falerone”, 1925 olio su tela cm 81 x 54 - Prato, Farsettiarte 27/05/06 €79.860
“Amalassunta n°9”, 1949 olio su tavola cm 25,5 x 20,2 - Milano, Sotheby’s 21/11/06 €156.000
* E’ pressoché impossibile dare dei valori medi di mercato in quanto opere particolarmente significative possono raggiungere quotazioni estremamente elevate. A titolo esemplificativo indichiamo i valori di opere battute in asta pubblica.



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Castello in aria, 1933-1936, Tecnica mista su tela, cm 66,5x90

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