Enciclopedia d'Arte Italiana
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SANFILIPPO Antonio



Antonio Sanfilippo (Partanna (TP), 8 dicembre 1923 - Roma, 31 gennaio 1980). Dopo gli studi al Liceo artistico di Palermo termina la propria formazione all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Gli esordi lo portano ad avvicinarsi al Neocubismo, ma nel 1947, assieme ad Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio e Turcato, fonda il gruppo "Forma 1". Il movimento, tra i più impegnati sul fronte dell’arte astratta in Italia, si oppone al realismo e al populismo artistico di quegli anni. La prima mostra del gruppo, tenutasi nel 1948 a Roma, susciterà critiche da parte di Guttuso e Trombadori, ma anche adesioni da parte di Fontana, Perilli e Mastroianni. Ancora nel 1948 espone alla Biennale di Venezia, dove tornerà per le edizioni del 1954 e con una sala personale nel 1966. A partire dal 1953 si data la sua ricerca basata sul segno che, intorno al 1956-57, approda alla configurazione di un personale sistema segnico. Altrettanto importante è il concetto di spazio, uno spazio da riempire e da popolare. Questo è strettamente correlato alla differenza tra informale e astrattismo:è infatti considerato un maestro dell’Astrattismo europeo, più che dell’informale, perché una forma è presente nelle sue opere, seppur intesa come spazio invaso dal segno-colore. Nel 1959 è presente alla Quadriennale di Roma. Se fino al 1963 il lavoro è prevalentemente monocromo, successivamente si animerà di un vivace cromatismo sempre caratterizzato da una misura d’eleganza. Partecipa a importanti rassegne di gruppo e allestisce prestigiose personali. Muore a Roma in un incidente stradale il 31 gennaio del 1980. Nello stesso anno si apre l’ampia antologica postuma alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

QUOTAZIONI *
“Forma nel paesaggio”, 1945 olio su compensato cm 31 x 107,2 - Prato, Farsettiarte 01/12/06 €14.030
“Simultaneità ritmica”, 1955 olio su tela cm 80 x 65 - Milano, Finarte 22/02/07 €43.400
* E’ pressoché impossibile dare dei valori medi di mercato in quanto opere particolarmente significative possono raggiungere quotazioni estremamente elevate. A titolo esemplificativo indichiamo i valori di opere battute in asta pubblica.

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