Enciclopedia d'Arte Italiana
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AGNETTI Vincenzo



Vincenzo Agnetti, (Milano 14/9/1926 -Milano 2/9/1981). scrittore, giornalista, critico d’arte, pittore, attore e accanito viaggiatore, è considerato uno del massimi esponenti dell’Arte Concettuale in Italia. Spirito inquieto, crede di trovare nelle modalità espressive proprie di tale tendenza le “parole” pittoriche più libere, e dunque le più adatte a dar voce alla sua ansiosa esigenza di immediatezza comunicativa ed efficacia espressiva. Tutti i suoi lavori, sia scritti che parlati, i suoi quadri, le fotografie, le performance e gli ambienti, tendono a portare a una rottura totale con le sicurezze acquisite in tanti secoli di storia dell’uomo. Esordisce alla fine degli anni Cinquanta in ambito informale. Nel 1957 collabora ad “Azimuth” e alla rivista omonima con Manzoni, Castellani, Bonalumi, Boriani, Anceschi, De Vecchi. Dal 1960 respinge la pratica della pittura per identificare l’arte con l’assenza operando in un ambito concettuale estremamente radicale, ’freddo’, a volte criptico. All’inizio del decennio successivo smette di dipingere. Nel 1967 tiene la prima personale (Principia) al Palazzo dei Diamanti a Ferrara alla quale seguiranno numerose mostre in Italia e all’estero oltre che importanti e significative presenze alla principali manifestazioni artistiche internazionali.

QUOTAZIONI *
"Quattro evangelisti" - 1972 - Tecnica mista e collage su tela - 91x51,5 - Milano - Porro - 20/11/08 - € 23.480 * E’ pressoché impossibile dare dei valori medi di mercato in quanto opere particolarmente significative possono raggiungere quotazioni estremamente elevate. A titolo esemplificativo indichiamo i valori di opere battute in asta pubblica.



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libro dimenticato a memoria 1969
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